martedì 21 agosto 2007

Silenzio assordante

Oggi, senza open space, ho riprovato l'ebbrezza della distrazione da eccesso di silenzio.

Ricordo in anni lontani il rumore percettibile della lancetta dell'orologio a muro del soggiorno, sentinella dell'assenza d'altri scalpiccìi di sottofondo e fulcro d'ipnotica attrazione, senz'altro motivo che il ticchettìo.

I costi di setup sono spesso nascosti laddove non li si può immaginare.

2 Comments:

At 09:52, Anonymous Anonimo said...

Il mio "non" open space vecchio ricordo di Crema non ha rivali.
Il silenzio regnava solamente nella pausa pranzo, nelle ore lavorative era come se avessi appostato il mio banco nel vicino mercato rionale.

Impagabile!

 
At 22:41, Blogger FrancoTiratore said...

Ci sono compagni di banco che passano inosservati ed altri che temono di passare inosservati.

La capacità di isolare il criceto che muove la ruota cerebrale dal contesto va regolata a seconda del volume circostante. Sembra sia più facile con un rumore di sottofondo medioalto, purché senza sbalzi.

 

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