mercoledì 15 marzo 2006

Retrospettiva

Olmert ha sfruttato l’occasione offertagli da Hamas.

Si sparge la voce di voler liberare un capo politico palestinese detenuto dai palestinesi in quanto presunto responsabile dell’organizzazione dell’assassinio di un ministro israeliano, le guarnigioni inglesi e americane del carcere se ne vanno e dopo quindici minuti l’esercito israeliano assedia il carcere, si sequestrano un po’ di occidentali e li si rilascia non appena i detenuti si consegnano agli israeliani. Olmert si costruisce un’esperienza militare, Hamas un’esperienza negoziale e Kadima guadagna nei sondaggi a spese del Likud in vista delle elezioni del 28 marzo.

La diplomazia ufficiosa è difficile da interpretare, casualità e fine premeditazione amano confondersi. L’esercizio della dietrologia aiuta a porre quesiti imbarazzanti e nel contempo suggerisce risposte politicamente scorrette.