mercoledì 13 settembre 2006

Consortile

Oggi ho esordito, come uditore su tematica a me nuova, in un comitato interno ad un'associazione di banche popolari italiane.

Una dozzina di bancari e mezza dozzina di fornitori, in meno di tre ore, hanno affrontato a volo d'uccello una ventina di argomenti. Ogni mese gli stessi, con stato avanzamento lavori proporzionale alla suddivisione di responsabilità.

Quando una riunione supera i cinque componenti attivi, matematicamente, esplode in rivoli irrilevanti.

2 Comments:

At 08:54, Anonymous Anonimo said...

Non è importante il numero dei partecipanti.
Che conta è la professionalità, la voglia di lavorare e l'intelligenza dei singoli.
Tradotto = una riunione con 3 imbecilli darà risultati nulli, così come una riunione con 12 incapaci non produrrà risultati.
Cosa cambia allora?
Il tempo.
Con 3 imbecilli te la sbrighi in un quarto d'ora, se invece gli imbecilli diventano 12 ci vogliono almeno 3 ore per capire che sono imbecilli.
Se poi tra gli imbecilli c'è il tuo capo che faceva la prima donna, il discorso è diverso. Ci vai, perdi tempo, ma almeno internamente ti fai due risate.

 
At 11:34, Blogger FrancoTiratore said...

L'intelligenza conta sempre. Il fatto è che, anche riunendo solo persone mediamente capaci, oltre un certo (basso) numero di componenti attivi anche il miglior moderatore viene travolto dai rivoli irrilevanti che inevitabilmente si generano. Oltre quel (basso) numero la sola comunicazione efficace è quella uno-a-molti.

 

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