mercoledì 7 marzo 2007

Discontinuità dichiarata

Il rinnovo perpetuo dei nomi dei prodotti è tipico delle industrie automobilistiche italofrancocoreane, mentre le nippotedescostatunitensi privilegiano la continuità. Specchio di filosofie commerciali che puntano al breve o al lungo termine.

I marchi invece sono sempre stati più stabili, come succede per tutti gli altri prodotti, al limite con qualche passaggio dalle due alle tre dimensioni. Con la sola eccezione di Fiat, che veniva ristilizzata almeno ogni dieci anni. Oggi l'instabilità è stata trasmessa anche al centenario marchio Lancia.

La necessità di sottolineare un cambiamento può avere due cause: una discontinuità vera e già percepibile oppure una discontinuità solo dichiarata.

3 Comments:

At 06:46, Anonymous Anonimo said...

Mah... nel caso nostr credo si tratti proprio del secondo caso. Lancia é un marchio moribondo. produce due vetture, che sono due fiat con nomi cambiati. Peccato. cmq vogliamo parlare del marchio abarth? addirittura l'alrro giorn i giornalisti parlavano del quarto marchio del gruppo...

 
At 11:14, Anonymous Anonimo said...

oppure un sondaggio qualsiasi che ha detto che è megglio rinnovarsi, che l'innovazione del logo è sintomo di innovazione, di dinamismo dell'azienda ... una scemata simile

 
At 00:25, Blogger FrancoTiratore said...

La Delta da 4,5m arriverà tra un anno, forse valeva la pena di attenderla per azzardare il cambio di marchio. Maserati oggi vende più di Abarth. Vedo con favore il recupero di marchi e nomi del passato, significa creare continuità teutonica, che premia nel lungo periodo.

 

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