sabato 19 maggio 2007

Barriere oblique

Ieri ho sperimentato Galway, Irlanda occidentale.

La velocità delle nuvole induceva a camminare naso all'aria, fino a quando cominciava il quarto d'ora (di ogni ora) dedicato alla pioggia obliqua, che sapeva rimbalzare sull'interno delle lenti per centrare le pupille e induceva a cercar rifugio nei pub.

Il linguaggio internazionale della danza, corroborato dall'euforia alcoolica, illude di poter superare le barriere linguistiche, almeno temporaneamente.