Barriere oblique
Ieri ho sperimentato Galway, Irlanda occidentale.
La velocità delle nuvole induceva a camminare naso all'aria, fino a quando cominciava il quarto d'ora (di ogni ora) dedicato alla pioggia obliqua, che sapeva rimbalzare sull'interno delle lenti per centrare le pupille e induceva a cercar rifugio nei pub.
Il linguaggio internazionale della danza, corroborato dall'euforia alcoolica, illude di poter superare le barriere linguistiche, almeno temporaneamente.
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