lunedì 27 ottobre 2008

Premi senza punizioni

Stasera il professor Perotti a OttoeMezzo ha efficacemente sintetizzato il principale problema dell'università italiana rispetto al meritocratico sistema pubblico inglese.

Il clima politico italiano probabilmente impedirebbe che, a seguito della distribuzione del 30% dei finanziamenti statali solo alle migliori università per qualità delle pubblicazioni, le peggiori fossero costrette a chiudere. Anche gli studenti, anziché ringraziare per la fine di uno spreco di denaro pubblico che li danneggia, scenderebbero in piazza per difendere l'inefficienza dell'università del loro quartiere pur di non doversi spostare.

Il merito piace a tutti, finché si parla dei premi ai meritevoli e non delle simmetriche punizioni ai non meritevoli. Persino nei contratti nazionali sono tollerati a fatica aumenti differenziati, però senza decurtazioni per nessuno, nemmeno grazie all'azione dell'inflazione.