domenica 13 agosto 2006

Documentarsi

Oggi ho trovato il link ai documenti del processo a Moussaoui.

In assenza di una connessione a banda larga è impensabile consultare i filmati, in ogni caso si tratta di oltre 1200 elementi di prova, tra accusa e difesa. Forse in un annetto si riuscirebbe a farsi un'idea.

L'overload informativo può essere arginato in un solo modo: fidandosi di altri occhi e giudizi.

6 Comments:

At 01:19, Anonymous Anonimo said...

Devo dire che la paranoia complottista mi ha inquietato non poco in queste ultime settimane. E non sono il solo inquieto a quanto vedo. Tutto é nato da una conferenza degli scettici della versione ufficiale del 9/11, trasmessa da una TV americana il mese scorso. ́É disponibile online qui: http://www.911truth.org/. Altro materiale su wikipedia a partire da qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Collapse_of_the_World_Trade_Center. Tutto da prendere con le molle e con molto scetticismo. Peró... peró...

La prima domanda che mi é subito venuta peró é la seguente; se davvero c'é questo diabolico complotto dietro il 9/11 e dietro l'Iraq, quanto ci voleva a piazzare qualche arma di distruzione di massa da ritrovare nel deserto iraqeno per giustificare il tutto? Insomma, possibile che siano diabolici a giorni alterni?

Io per ora, turandomi il naso, mi tengo la versione ufficiale...

 
At 17:32, Blogger FrancoTiratore said...

I complottisti focalizzati sulle demolizioni controllate deviano l'attenzione dal filone più classico per gli amanti della dietrologia: gli infiltrati che spingono la manovalanza rivoltosa nella vera direzione voluta dall'alto, scardinando le difese che serve scardinare, alzando il piede quando occorre rallentare, facendo catturare i superstiti a missione conclusa.

Obiettivo raggiunto, Iraq invaso e governo controllabile insediato. Se qualche europeo piagnucola per le prove mancanti beh, si può sempre cambiar nome alle patatine, salvo riaccordarsi dopo cinque anni come hai ben raccontato. Produrre prove credibili è rischioso, le si potrebbe confutare, e poco utile.

Diaboliche sono le intenzioni presunte (terrorizzare il proprio elettorato per mantenere e accrescere il proprio potere personale), non le menti decisionali o realizzative (si veda la sottovalutazione della resistenza irakena o la serie di incongruenze della versione ufficiale).

 
At 18:33, Blogger MareMarmo said...

Se tutto ciò fosse vero, sarei davvero felice: vorrebbe dire che è tutto sotto controllo USA e quindi sono molto sereno.

 
At 19:20, Blogger FrancoTiratore said...

Le preferenze sessuali e politiche sono tutte lecite, se si è maggiorenni. L'importante è non consigliare agli altri i propri gusti: ad esempio non tutti si rasserenano quando hanno a che fare con una dominatrice.

 
At 03:50, Anonymous Anonimo said...

Che il 9/11 non c'entri nulla con l'Iraq lo dice tutti i giorni anche il new york times. Che l'amministrazione utilizzi la paura ed il terrorismo per portare avanti la sua agenda sconclusionata anche. Questo peró non significa che dietro il 9/11 ci sia Bush. Anche perché, ripeto, avrebbero potuto farlo meglio: mettendo magari qualche iraqeno tra i dirottatori, e ritrovando le armi di distruzione di massa -o magari bin laden stesso- a bagdad.

Insomma, la cosa piú verosimile é che (a) Bush pensasse di combinarle grosse in Iraq ancora prima di diventare presidente (e documenti lo provano) (b) che gli sia capitato il 9/11 tra capo e collo, e (c) che lo abbia quindi voluto sfruttare ex-post per imporre la sua agenda sull'iraq.

 
At 17:58, Blogger FrancoTiratore said...

L'ipotesi che il 9/11 sia avvenuto senza la spinta di infiltrati ad oggi non è contestabile con prove degne di questo nome. Probabilmente non le si avranno mai, come per JFK, ma qualcuno continuerà a sentire puzza di bruciato pensando agli inevitabili eventi inspiegabili che un complotto comporta e alla regola aurea della dietrologia: cui prodest?

 

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