sabato 16 settembre 2006

Fiducia

Prodi continua a negare di conoscere l'ipotesi di ristrutturazione Telecom del consigliere Rovati.

Mentre alcuni cercano di intravedere una linea di condotta del Prodi II, altri, pur non credendo alla versione del Prodi ignaro, preferiscono sviare col quesito di politica industriale: reti pubbliche o private (su cui far correre vettori privati)?

La fiducia è tutto, specie quando dev'esser chiesta spesso.

2 Comments:

At 08:43, Anonymous Anonimo said...

A parte che il nostro Professore ha fatto la figura dell'ingenuo sprovveduto, moralmente e politicamente dovrebbe rispondere dell'operato di tutti i suoi collaboratori. Altrimenti un capo cosa ci sta a fare.
E comunque non ritengo un rischio che l'operatore mobile e/o fisso vada in mani straniere, l'importante è che il risultato finale sia un migliore servizio al consumatore, alle famiglie ed alla collettività.
Del resto molti italiani hanno scelto Vodafone, e non mi sembra che ci stia trattando a pesci in faccia.

 
At 12:17, Blogger FrancoTiratore said...

Ipotesi 1: Rovati si è sacrificato per non impasticciare Prodi (che sapeva).
Ipotesi 2: Rovati ha impasticciato Prodi (che non sapeva) con un'iniziativa personale.
L'ipotesi 1 è gravissima. L'ipotesi 2, dopo le dimissioni di Rovati, non ha nessuna implicazione per Prodi, se non quella di chiarire i suoi intenti su Telecom Italia.

I ripetitori di telefonia mobile sono replicabili più facilmente, l'importante è stabilire correttamente le regole per gli operatori virtuali. Costringere gli altri operatori sul fisso a passare sotto le forche caudine delle centraline Telecom Italia, invece, è stato un errore che ha azzoppato la concorrenza nella telefonia fissa (che pure c'è stata, ma quasi solo sul traffico).
Gli utenti non corrono rischi con operatori stranieri, i dipendenti di oggi e di domani sì. Com'è normale che il sindaco del paesello faccia i salti mortali per attirare imprese nella propria zona industriale, sarebbe normale che il sindaco d'Italia si preoccupasse di mantenere e accrescere le occasioni di occupazione qualificata all'interno dei propri confini (Vodafone, su 60, sta cercando 44 risorse in UK, 14 in D, 1 in Cina e 1 in I).

 

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