Alla tempia
Domani parte la campagna di raccolta firme per i referendum elettorali.
Il tentativo è esplicito: pungolare il parlamento a legiferare in senso maggioritario e, nella non remota ipotesi che non vi riesca, introdurre almeno un premio di maggioranza per il singolo partito e non per la coalizione, eliminando nel contempo la possibilità di candidarsi in più d'un collegio.
La prudenza induce ad evitare gli ultimatum a chicchessia, ma senza pistola alla tempia è difficile che qualcuno agisca contro i propri interessi a breve termine.
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