Rispetto
Da alcuni anni l’Italia viene invitata a partecipare ad un torneo rugbistico europeo, che da allora si chiama “6 nazioni”.
La dinamica di gioco, basata sull’esasperazione del concetto di squadra nei muro contro muro, ha aiutato la formazione di una naturale lealtà verso gli avversari e una sottomissione totale alle decisioni arbitrali. Istintivamente si vuole evitare che la rissa polemica possa aggiungersi alla rissa codificata dal regolamento.
Durante la partita: marcato disinteresse per i punti già fatti, contano solo quelli che si possono fare prima della fine. Chi sta vincendo non addormenta la partita, vuole stravincere; chi sta perdendo non smarrisce la motivazione e, insieme al suo pubblico, considera ogni punto una vittoria. A fine partita: strette di mano e reciproche ali d’applausi in cui passano prima i vinti e poi i vincitori.
Le squadre latine, tifosi compresi, seguono in toto gli apripista anglosassoni. Difficile capire se per bisogno di essere accettati o per aver potuto constatare il dividendo a lungo termine garantito dal rispetto.
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