mercoledì 30 gennaio 2008

Apertura d'asta

Oggi Edwards ha gettato la spugna, lasciando campo libero ad Obama e Clinton in vista del Supermartedì.

Nel frattempo, però, ha anche deciso di non fornire ancora indicazioni di voto ai propri supporter. Forse non intende sbilanciarsi per meno di una candidatura alla vicepresidenza.

Senza grosse differenze tra tesi e antitesi, la sintesi rischia di rappresentare un'evoluzione molto limitata.

2 Comments:

At 16:57, Anonymous Anonimo said...

beh, basta guardare cosa stann combinando per queste elelzioni, tra colpi bassi e discorsi solo propagandistici...
e pensare che tante nazioni si vogliono uniformare al modello americano, considerato il MODELLO...
e io non sono antiamericano!!!!!

 
At 19:50, Blogger FrancoTiratore said...

La propaganda fa parte del gioco, non è un fallo. Pur trovandomi spesso su posizioni europeiste (e quindi tendenzialmente antiamericane) ho sempre invidiato il meccanismo delle primarie e dei partiti leggeri, le cui strutture nascono e muoiono per la campagna elettorale e basta (ora le primarie le ho avute, per il partito leggero si stanno attrezzando).
Detto questo, la controindicazione di un dibattito senza reale divergenza d'idee è che si risolve in una competizione sulla presenza scenica.
Razionalmente avrei votato per Edwards, il che ha scatenato la mia riprovazione allorché, ritirandosi, ha mastellianamente deciso di negoziare il proprio supporto a Obama invece di concederlo a prescindere.

 

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