sabato 18 febbraio 2006

Colpevoli

Ancora una volta la stampa e la tv solleticano un basso istinto umano: i colpevoli di reati considerati obbrobriosi vanno puniti, senza andare troppo per il sottile, col massimo della pena prevista.

L’applicazione delle pene, a oltre due secoli da Beccaria, continua ad essere vissuta con logica vendicativa (male contro male), anziché preventiva di altro male.

Che il garantismo sia un’attitudine estranea al senso comune è testimoniato anche dallo stato delle carceri: i condannati a pene detentive insieme alla libertà perdono altri diritti (alla salute, in particolare) senza che l’argomento appassioni granché. La mancata applicazione delle leggi verso chi le ha infrante viene percepita come mancanza veniale, quasi compensativa del mantenimento del diritto di cittadinanza.