Sbalzi humourali

Ieri mi è svanita l'occasione di far conoscere reciprocamente una serie di amici di lunga data, per un'ormai prevedibile sbalzo d'umore in zona Cesarini da parte di un'invitata.

Per un caso più unico che raro, si sarebbero riunite pressoché tutte le persone che, in tempi diversi, avevo incuriosito con aneddoti sull'invitata. Appagare la loro curiosità pluriennale sarebbe stata una cospicua fonte di punti di vista.

Quando lo humour cessa di far sobbalzare, in genere è il caso di trascurare l'umore.

Soffio incosciente

Oggi è mancata una mia anziana parente, dopo alcuni mesi di progressivo indebolimento e alcune settimane d'incoscienza.

L'assenza di obiettivi di qualsiasi genere, una volta spirata la madre convivente e chiuso il negozio, le conferiva da diversi anni l'aria smarrita di chi non sa perché si alza la mattina. Anche il lamentarsi non la sollevava.

La progenie è un antidepressivo efficace, la golosità un buon palliativo.

Legami sfilacciati

Ieri una vecchia amica è tornata a giocare nella squadra delle nubili.

Dopo un'assenza di 18 mesi, riesce ancora a spostare gli equilibri di gioco, lasciando le ammogliate in oggettiva, per quanto temporanea, difficoltà.

I legami sono spesso di consistenza non omogenea ai due capi, anche se ciascuno tende a vedere il proprio livello come valevole per entrambi.

Van Beethoven

Domenica ho presenziato, per la prima volta da spettatore, ad un battesimo.

Trattandosi di un rito collettivo nella più antica basilica milanese, la scenografia era di buon effetto, coi pargoli intinti a testa in giù in un'enorme coppa metallica decorata. Il vasto ed eterogeneo pubblico ha spinto il celebrante ad essere altrettanto scenografico, almeno nelle intenzioni.

I film muti, con sottofondo di musica classica, non temono confronti.