domenica 30 aprile 2006

Oltre

In questi giorni una serie di spot Enel vede Giancarlo Giannini come protagonista, con uno slogan che richiama il potere scatenato dagli strumenti azionati dall’energia elettrica.

Lo studioso costretto ad uscir di casa da un ventilatore malandrino o il cuoco che nutre il consesso di intellettuali nutrendosi dei loro discorsi evocano efficacemente l’infinità di risvolti prodotti da ciascuna attività, accidentale o ripetitiva.

La promozione è parte integrante del valore del bene acquistato, due prodotti qualitativamente uguali ma con storie di comunicazione differenti finiranno per avere prezzi differenti. Le rendite di posizione derivanti da una buona comunicazione possono durare più della bontà dei prodotti. E va bene così, senza parole.

domenica 23 aprile 2006

Rinuncia

D’Alema ritira la candidatura alla presidenza della Camera. Fassino criticato per la gestione pubblica della vicenda.

I soci di minoranza sono tutelati dal diritto societario in quanto probabili vittime di abusi gestionali da parte del socio maggioritario. Preoccupazioni che si invertono quando il socio maggiore abbisogna di un socio minore per raggiungere il 51%.

Il modo più sicuro di perdere un riconoscimento, per quanto meritato, è pretenderlo.

sabato 22 aprile 2006

Fregata

Ieri premiazione dei dipendenti storici, con 25 o 35 anni d’anzianità.

I discorsi di ringraziamento della nuova dirigenza sono partiti con un paragone tra l’azienda ed un’imbarcazione alle prese con l’oceano che ha bisogno, anche, dell’esperienza dei marinai. Mediocre, ma il parallelo tra un’azienda in causa con le associazioni consumatori e una fregata è parso involontariamente ironico.

Il confine tra serio e ridicolo può sembrare chiaro, ma scivolare dall’uno all’altro campo è sempre possibile, sia per calcolo che per disattenzione.

venerdì 21 aprile 2006

Verosimili

I prossimi mondiali di calcio tedeschi vengono pubblicizzati dalla pay tv satellitare attraverso spot di gusto molto variabile.

L’infortunato Totti viene amorevolmente assistito a salciccia e crauti da una governante di ferro, cui reagisce con italica accettazione. Il bel Toni viene strappato alle invidiabili amiche mediteranee da una rotondetta bionda avida di birra e proprietaria di una coupé personalizzata nella carrozzeria e negli accessori, fino al portachiavi: un pastore tedesco.

I luoghi comuni sono espressione di animi semplici; perciò, per quanto falsi, sono sempre verosimili e spesso duraturi.

giovedì 20 aprile 2006

Incubi

Ieri sera la Cassazione ha confermato i risultati del Viminale, Matrix ospitava Ghedini che anticipava ricorsi alle Corti d’Appello e chiedeva leggi di controllo straordinario per una situazione straordinaria, spalleggiato da La Russa che ricordava che, se serve, in tre mesi si modifica la Costituzione.

La campagna elettorale per le amministrative di maggio potrebbe svolgersi nel cono d’ombra di quella per le politiche.

L’abito non fa il monaco, nemmeno pizzetti luciferini, incisivi a duomo o occhiali pallati. Almeno nella razionalità diurna, le suggestioni notturne sono meno controllabili.

mercoledì 19 aprile 2006

Fondamentalismo

Oggi ho avuto un interessante dibattito con un’amica a proposito dell’uso estensivo del termine fondamentalismo in argomenti di carattere non religioso.

Sinonimo di “atteggiamento acritico e dogmatico”, il termine in oggetto aiuta a definire anche i fedeli a dottrine politiche, economiche o semplicemente comportamentali (un luogo, una data, un’attività cui si attribuisce la patente di indiscutibilità).

Il confine tra fanatismo e coerenza è labile, ma la disponibilità a non dare per scontate a priori le conclusioni di una conversazione può fungere da preziosa cartina di tornasole.

martedì 18 aprile 2006

Bassista

Fassino stasera ha apertamente gettato sul piatto il peso del maggior partito di governo, rivendicando la seconda o almeno la terza carica dello Stato, giacché si tenterà di seguire il “metodo Ciampi” per la prima ed avendo Prodi in pectore la quarta.

Tradotto in pratica dovrebbe significare D’Alema a Montecitorio con Bertinotti e la sua prima linea maggiormente coinvolti nelle faccende di Palazzo Chigi. Ruolo terzo all’ex presidente della Bicamerale e ruolo di primo piano per l’unico gruppo parlamentare alleato dell’Ulivo. Due piccioni con una sommessa ma chiara dichiarazione di peso e responsabilità impliciti nel ruolo.

Lasciare i riflettori al cantante permette al bassista di dare meglio il tempo all’intero complesso. In genere il cantante cita il bassista almeno alla fine dello spettacolo.

lunedì 17 aprile 2006

Previsioni

Il condirettore del Financial Times paventa correttamente alcuni rischi per l’Italia, da qui al 2015, di un eventuale governo Prodi con le riforme legate dall’esigua maggioranza al Senato.

La storia non si fa con i se, le previsioni sì. La probabilità di ciascun scenario è funzione della robustezza delle premesse (tasso reale di cambio in crescita per un paese con costo del lavoro crescente a tassi nettamente superiori rispetto al salario) e dei vari se (prossima vittoria elettorale al partito No-euro + ritorno “inimmaginabile” alla lira + insostenibilità della ridenominazione in lire del debito pubblico). Più difficile condividere la chiusura basata sull’inaffidabilità della misura storicamente usata per il rischio paese, ovvero il differenziale di tasso tra Btp e Bund decennali, stabile da tempo allo 0,3%.

La timidezza in pubblico può pagare, se si riesce ad ammantarla di autorevolezza e affidabilità, l’importante è non apparire rinunciatari. La sfacciataggine in pubblico può pagare, se si riesce ad ammantarla di autorevolezza e affidabilità, l’importante è non apparire strumentali.

domenica 16 aprile 2006

Radici

Oggi al telefono ho tentato il paradosso sull’interpretazione soggettiva letto su lavoce.info: "Ti ricordi di quel candidato che, nel caso fosse stato eletto, aveva assicurato che tutti avrebbero avuto un reddito superiore alla media?” Ebbene, anche qui l’interlocutore non ha riso subito, si è prima affannato a cercare di ricordare.

Dispiace quasi non essere stato a mia volta preventivamente sottoposto al test. Secondo la ricerca, indulgere nella cultura del lamento sarebbe un’abitudine minoritaria, almeno su un campione su base europea.

Il rifiuto di riconoscere costituzionalmente le radici giudaico cristiane dell’Europa acquista, nel tempo, ulteriori motivazioni di piccolo taglio.

sabato 15 aprile 2006

Tentazione

La magistrale interpretazione del ruolo di statista da parte del presidente del consiglio uscente ha recentemente contemplato anche la tentazione di far saltare il tavolo pur di non ammettere la sconfitta.

Il pensiero che Ciampi avrebbe potuto dimettersi in anticipo per permettere l’elezione del suo successore con il parlamento uscente rende il bicchiere abbondantemente mezzo pieno.

L’esercizio d’ottimismo forzato nei confronti degli eventi circostanti tende a facilitare il conseguimento degli obiettivi prefissati.

venerdì 14 aprile 2006

Mattarellum

Cominciano i giochi per simulare l’esito delle elezioni con la legge elettorale precedente.

Gli esiti possono essere parecchio differenti, in base alle ipotesi iniziali, specie in considerazione dei pesi da attribuire alla qualità e rappresentatività dei candidati uninominali. I se e i ma servono a poco, però potrebbero influenzare il tentativo di costruire la prossima legge elettorale.

Votazioni che cancellano parte dei votanti sono destinate ad avere vita difficile.

giovedì 13 aprile 2006

Gruppi

Camera: 2 gruppi parlamentari di maggioranza (Ulivo, RC, difficilmente CI+Verdi) e 4 di opposizione (FI, AN, UDC, LN). Senato: idem.

Apparentemente gli equilibri sembrano più agevoli nella maggioranza che nell'opposizione, solo che la maggioranza si fonda su una foltissima rappresentanza al gruppo Misto (quello di chi ha meno di 20 deputati o 10 senatori). Poche dichiarazioni di voto e tantissime trattative one to one, italiani d'Argentina inclusi.

La ricerca del consenso evita decisioni avventate, impedendo parimenti quelle coraggiose. Cinque anni di prudenze fronteggiano cinque mesi di riforme.

mercoledì 12 aprile 2006

Gradualismo

In attesa che venga confermato dalla Cassazione lo 0,07% di vantaggio per il centrosinistra alla Camera, si possono evidenziare gli spostamenti millimetrici rispetto al risultato proporzionale del 2001.

Alcune semplificazioni aiutano il confronto, il 75% dei seggi era frutto del maggioritario uninominale, c'erano due milioni di votanti in meno, RNP e Pensionati non erano nel centrosinistra. L'unico spostamento rilevante è interno al centrodestra, da FI all'UDC.

Camera___2001__2006

Ulivo_______31,1%__31,3%__0,2%
Rifondaz_____5,0%___5,8%__0,8%
RosaNP______2,3%___2,6%__0,3%
ComunistiIt___1,7%___2,3%__0,6%
DiPietro______3,9%___2,3%_-1,6%
Verdi________2,2%___2,1%_-0,1%
Udeur________2,4%___1,4%_-1,0%
Pensionati_____0,2%___0,9%__0,7%
Svp_________0,5%___0,5%__0,0%
Altri________0,0%___0,7%__0,7%
___________49,3%__49,9%__0,6%

ForzaItal____29,4%__23,7%_-5,7%
An_________12,0%__12,4%__0,4%
Udc_________3,2%___6,8%__3,6%
LegaNord_____3,9%___4,6%__0,7%
Dc-Psi________1,0%___0,7%_-0,3%
Altri_________0,9%___1,6%__0,7%
___________50,4%__49,8%_-0,6%

Anche le delusioni più amare portano molti a non rinnegare del tutto le scelte del passato. Ogni cambiamento è lubrificato dal gradualismo.

martedì 11 aprile 2006

Congliordia

Il presidente del consiglio uscente rompe il silenzio per chiedere da un lato di controllare le schede nulle (cosa che per legge potrà fare solo il nuovo parlamento) e dall'altro di formare un governo di grosse coalition alla tedesca.

Oltre all'uso di parte fatto della sala stampa di Palazzo Chigi (tra l'altro presente Cesa che non fa parte del governo ma della maggioranza) sono da segnalare gli inviti alla "concordia" e le scuse per gli appellativi che cominciano con la stessa lettera.

Dopo essere passati in vantaggio occorre sempre aspettare il fischio finale dell'arbitro. Nel frattempo occorre preoccuparsi di assicurare all'arbitro la possibilità di fischiare la fine.

lunedì 10 aprile 2006

Pancia

Scarto di 5 punti netti tra exit poll (interviste all’uscita dai seggi) di Nexus alle 15.45 e proiezioni (elaborazioni su voti scrutinati) di Nexus alle 17.45, a vantaggio del centrodestra.

La propensione a dichiararsi di centrodestra è sensibilmente inferiore rispetto agli appartenenti al centrosinistra. Esattamente come la propensione a discutere di argomenti politici.

Le scelte di pancia semplificano il processo decisionale; utile criterio per le decisioni semplici, potenzialmente fuorviante per quelle complesse.

domenica 9 aprile 2006

Chiavi

Oggi ho fatto visita alla locale concessionaria Renault, in qualità di vittima abituale di iniziative di marketing del tipo: prova la chiave inclusa nel supplemento al quotidiano.

Contrariamente a esperienze passate, in loco erano disponibili altre chiavi a volontà e, incredibilmente, non si trattava di avviare un motore ma solo di aprire una porta d’auto, in cui nessuna chiave nemmeno faceva finta di infilarsi. Occasione sprecata di far apprezzare i propri prodotti dall’interno alla clientela potenziale.

Riflettere sul passato prima di agire è sempre un buon metodo, ma ripetere schemi antichi peggiorandone le modalità è segno di non averne colto il senso.

sabato 8 aprile 2006

Complessità

C'è chi si affida a paragoni manzoniani per descrivere i due candidati premier.

La chiave letteraria potrebbe non essere la più appropriata, ma resta palpabile la necessità di trasfigurare la realtà in qualcosa di già conosciuto e più comprensibile per chi non segue quotidianamente la politica italiana.

La complessità della soluzione è generalmente proporzionale alla complessità del problema. Quando questa regola non viene rispettata significa che esiste una soluzione migliore di quella proposta.

venerdì 7 aprile 2006

Tifo

C'è chi comincia a chiedersi chi potrà essere il collante di un'eventuale maggioranza di centrosinistra, dando per possibile l'autopensionamento di Berlusconi come capo dell'eventuale opposizione di centrodestra.

Prima Craxi e poi Berlusconi hanno parecchio aiutato a scegliere da che parte stare, in loro assenza occorrerà diventare più schizzinosi, da entrambe le parti.

Il tifo contro rispetto al tifo pro presenta indubbi vantaggi di piccolo taglio: non si possono subire delusioni, rimanendo al contempo disponibili per le sorprese positive.

giovedì 6 aprile 2006

Sintesi

Acquistato e successivamente visto il film di Deaglio su Quando c'era Silvio.

Documentario di artigianale fattura, senz'altra pretesa che quella di collezionare un po' di spezzoni più o meno pubblicizzati delle vicende storiche dell'attuale premier. Da segnalare Strasburgo con Schultz e Arcore con Gorbaciov. Altri filmati disponibili in rete.

Sintetizzare un'epoca in poche immagini è compito arduo per un regista, impensabile per un documentarista.

mercoledì 5 aprile 2006

Assolo

Invitato ieri per oggi a partecipare ad un talk show con Berlusconi su Canale5, Prodi declina.

Berlusconi oggi prova a tirar dentro chiunque altro, declinano tutti i leader dell'Unione. Berlusconi chiede di parlar da solo contro i direttori dei giornali, declinano anche loro, mentre la redazione del TG5 avvisa che comunque si rifiuterebbe di infrangere la par condicio. Confalonieri parla di regime.

La formazione del consenso politico può avvenire attraverso percorsi molto differenziati, dai più lineari ai più tortuosi. Comune a tutti è il sapersi porre come mediatori tra interessi plurimi.

martedì 4 aprile 2006

Effetti

Concentrato sulle acrobazie verbali di Fini e Fassino a Ballarò, stasera ho trascurato la Champions League.

Milan vincente a fatica contro un ottimo Lione da futura esportazione. Inter perdente in scioltezza contro un trascurabile Villareal sorretto da vecchi scarti di terzo piano del campionato italiano.

In entrambi i casi lo scarto tra vittoria e sconfitta può essere millimetrico, mentre gli effetti dei due differenti scenari si dispiegheranno con tempistiche diversissime: anni per la sconfitta (con turn over interno) e mesi per la vittoria (fino al prossimo turno).

lunedì 3 aprile 2006

Vicepresidente

Il secondo round ha rivisto, per dirla con Liguori, il vero Berlusconi; accantonato il tono dimesso del primo round: sorrisi, testa alta, partita in attacco e “Scegliamo di andare avanti” finale con indice che fende plasticamente l’aria.

Prodi ha giocato di rimessa amministrando il presunto vantaggio e puntando sul suo solito personaggio con l’aggiunta dell’“Avremmo dovuto seguire il consiglio delle nostre mogli” che strizzava l’occhio alle presunte indecise.

Berlusconi ha ribattuto promettendo la vicepresidenza del consiglio ad una donna (Santanché preferita a Fini?) e chiudendo felinamente con l’abolizione dell’Ici quando Prodi non poteva più replicare e nemmeno i giornalisti potevano ri-chiedergli la strategia di copertura finanziaria.

Ci sono idee che il contraddittorio aiuta a definire, altre che possono reggersi solo in assenza del contraddittorio.

domenica 2 aprile 2006

Voto

Prendendo ad esempio testate leggermente più lette ed autorevoli, ritengo opportuno esplicitare le intenzioni di voto dello scrivente ad una settimana dalle elezioni politiche.

Dopo aver sostenuto la candidatura di Scalfarotto (che voterà Verdi) alle primarie dell’Unione, il collocamento non può che essere nel centrosinistra laico, oscillante tra Democratici di Sinistra e Rosa nel Pugno. L’istintivo anticlericalismo aveva reso musicali gli accenti posti dalla RnP in tempi di circolari vaticane distribuite dai telegiornali, specie in rapporto alle due ottave inferiori dei DS, occupati a tranquillizzare la Margherita nel percorso verso Uniti nell’Ulivo.

I commenti alla vicenda Fassino-Consorte e l’insistenza su poche parole d’ordine dalla RnP hanno chiarito chi rappresenta l’attuale opposizione e mutato l’orientamento di tre mesi fa nel definitivo: Ulivo alla Camera e Quercia al Senato.

sabato 1 aprile 2006

Soprano

Oggi, dopo varie traversie organizzative, sono finito in una pizzeria della periferia milanese. La presenza di bambini sotto i sei anni era cospicua, forse per un compleanno all’interno di una vasta tavolata popolata da controfigure dei Soprano, per taglia, taglio dei vestiti e dei capelli.

Nella confusione un vivace treenne esce dal locale in mezzo ai clienti in attesa del “secondo turno” come me. Dopo molti minuti di bighellonaggio sul marciapiede a lato di un controviale, viene raggiunto a catena da una serie di parenti e affini, senza che nessuno manchi di inveire e di far andar le mani.

Scaricare sul vigilato l’inefficacia dei vigilanti, in certe società, è più accettabile che perder tempo a capire esattamente chi ha mancato al proprio compito.