martedì 28 febbraio 2006

Ruoli

In attesa del nuovo organigramma le congetture si accavallano, senza che le vecchie fonti informative possano vantare un'affidabilità comparabile a quella della precedente era aziendale.

Una sorta di sindrome da dilatato sabato del villaggio sta rallegrando gli ottimisti, lasciando ai pessimisti il compito di sottolineare i rischi insiti in ogni cambiamento. Non mancano nemmeno i sostenitori dei bei tampi andati, quando le circolari arrivavano in orario. Avere un orizzonte temporale di sei giorni lavorativi rischia di distrarre anche i più ligi.

Le distrazioni aiutano a concentrarsi su di sé, tralasciando momentaneamente di impersonare i ruoli che ci si è assegnati nel quotidiano.

lunedì 27 febbraio 2006

Réciprocité

Il governo destrorso francese prosegue nella condotta politico-economica abituale: liberista fuori dai confini e protezionista all'interno. Il governo destrorso italiano si stupisce.

Giavazzi sostiene che sia sbagliato pretendere la reciprocità, in quanto la crescita è funzione del liberismo, adottandolo (UK) si crescerebbe più di chi non lo adotta (F). Rover e Peugeot non sono un buon esempio di supporto a questa tesi.

Investire denaro pubblico in aziende senza speranza né tecnologie complesse esclusive (Alitalia vs Swissair) è un errore, negare sostegno pubblico ad aziende di peso in difficoltà reversibili (Fiat vs Peugeot) è un altro genere di errore. A meno che la dimensione del pubblico si trasferisca davvero a Bruxelles.

domenica 26 febbraio 2006

Exit

Ieri ho visto Syriana, nello stesso giorno Peacelink traduce un articolo del Guardian che ipotizza la strategy in Iraq.

Il giornalismo del belpaese tende a ignorare i fatti che quello anglosassone non manca di riportare. In compenso i film a stelle e strisce vengono doppiati e finiscono per informare sulla realtà narrando una fantasia.

sabato 25 febbraio 2006

Tensione

Oggi dramma sportivo nello sci olimpico italiano.

Pochi minuti prima nessuna partecipazione emotiva nell'esibizione gratia artis della medaglia d'oro giapponese del pattinaggio artistico femminile: non cerca mai il pubblico con lo sguardo e gli regala un mezzo sorriso solo a numero concluso.

Anche i professionisti più seri finiscono per essere influenzati dalla pressione dell'occasione rara, dalle aspettative di chi si conosce e di chi non si conosce. L'esperienza aiuta a gestire gli sbalzi emotivi, senza arrivare ad appiattirli.

venerdì 24 febbraio 2006

Qualità

Venti contro trecento pagine di programma elettorale.

E' illusorio pensare che siano i contenuti a contare nelle scelte politiche del ventunesimo secolo in un paese Ocse. Variabili più rilevanti sono l'affidabilità (per gli interessi particolari di ciascuno) del candidato nell'affrontare scenari non prevedibili e la capacità di far intravedere un'utilità (generale) nella declamazione della visione politica.

La percezione della differenza tra popolare e populistico è proporzionale alla qualità della vita.

giovedì 23 febbraio 2006

Selezione

Ancora una volta sento sottolineare la superiorità sostanziale degli elettori sugli eletti, unita alla leggendaria intelligenza dell’anonimo corpo elettorale.

La democrazia rappresentativa è una soluzione dettata da esigenze pratiche: una società, per quanto piccola, non può permettersi di riunirsi a discutere in via continuativa. Il voto seleziona i delegati a parlamentare. Il processo elettorale varia nel tempo e nei luoghi, insieme alla relativa efficacia, ma resta una selezione tra chi appare più adatto.

Considerarsi adatti e non candidarsi a cariche pubbliche per occuparsi meglio delle proprie cariche private è un atto di egoismo, che pregiudica l’autorevolezza nelle critiche alla generalità degli eletti.

mercoledì 22 febbraio 2006

Turni

Oggi alcune anticipazioni ufficiose e non confermate su prossimi riassetti organizzativi hanno popolato le conversazioni nelle pause lavorative.

Il frequente turnover di persone nello stesso ruolo (e di ruoli per la stessa persona) è prassi consolidata nelle aziende di stampo aglosassone, che valutano salutare per la motivazione di ciascuno mischiare spesso le carte, spronando tutti a competere nuovamente per raggiungere il nuovo punto di equilibrio.

Anche il Belpaese ha dovuto adottare l’efficiente schema anglosassone per i settori in cui vige l’effettiva concorrenza internazionale: gli sport di squadra, fino ad oggi.

martedì 21 febbraio 2006

Impresentabili

In assenza di differenze ideologiche palpabili tra i candidati premier, il giornalismo ama le retrospettive storiche garantite dai portabandiera sopravvissuti.

Con la forza del significato delle parole, alcuni fanno la seguente equazione: l’Onu non ha mandato truppe in Iraq, quindi sono truppe di occupazione in violazione del diritto internazionale (come la Nato in ex-Jugoslavia con D’Alema); resistere alle truppe di occupazione è legittimo, quindi uccidere gli occupanti italiani è legittimo.

Right or wrong is my country è un motto, cinico e sentimentale al tempo stesso, che rimane indigesto a chi è abituato a ragionare senza condizionamenti di sorta.

lunedì 20 febbraio 2006

Smentita

Oggi ho preferito fare una verifica inizialmente considerata superflua, il che ha evitato un’imprecisione formale.

Il numero di errori possibili è direttamente proporzionale al numero ed alla complessità delle iniziative intraprese, volontariamente o meno.

Commettere errori veniali fa parte di un normale processo di crescita nelle responsabilità assunte, l’importante è convincersi di poterseli permettere.

domenica 19 febbraio 2006

Pagamenti

Si prosegue nello sfruttamento del supposto nesso causale magliette-rivolte.

Chi si era scagliato da subito a criticare l'inopportunità e la maleducazione delle prime pubblicazioni sente la propria posizione ammantata di lungimiranza ad ogni decesso. Chi si era preoccupato, in primis, che nessuno mettesse in discussione la libertà d'espressione, nei limiti della diffamazione, tende ad abbassare la voce ad ogni decesso.

La libertà non è mai stata a costo zero. Solo che in genere paga chi vuole ottenerla, non chi vuole limitarla. Il problema è che chi paga prima o poi compra.

sabato 18 febbraio 2006

Colpevoli

Ancora una volta la stampa e la tv solleticano un basso istinto umano: i colpevoli di reati considerati obbrobriosi vanno puniti, senza andare troppo per il sottile, col massimo della pena prevista.

L’applicazione delle pene, a oltre due secoli da Beccaria, continua ad essere vissuta con logica vendicativa (male contro male), anziché preventiva di altro male.

Che il garantismo sia un’attitudine estranea al senso comune è testimoniato anche dallo stato delle carceri: i condannati a pene detentive insieme alla libertà perdono altri diritti (alla salute, in particolare) senza che l’argomento appassioni granché. La mancata applicazione delle leggi verso chi le ha infrante viene percepita come mancanza veniale, quasi compensativa del mantenimento del diritto di cittadinanza.

venerdì 17 febbraio 2006

Insegnamento

Ieri ho assistito ad un interessante dibattito sulla libertà d’insegnamento, costituzionalmente garantita.

Disporre di una pluralità di pareri è vitale per l’evoluzione del pensiero. Il metodo scientifico, appena riesce, cassa per sempre gli errori e si riparte a compierne di nuovi in altre direzioni, fino alla falsificazione successiva. Gli autori di letteratura vengono selezionati dall’uso ma possono sempre essere riscoperti da nuove interpretazioni, in un circolo virtuoso senza troppe regole per definire ciò che diventa e rimane classico.

La storiografia aspira all’utilizzo di un metodo similscientifico, solo che non studia fenomeni fisici dimostrabili ma riporta testimonianze umane rettificabili. Riservare ai personaggi storici una varietà di interpretazioni, oltretutto mutevoli nel tempo, rischia di affrancarli dalla realtà per inserirli nella letteratura.

giovedì 16 febbraio 2006

Emergenza

Dopo sei mesi di indagini le Nazioni Unite hanno certificato l’estraneità al diritto internazionale della prigione a cielo aperto di Guantanamo.

Oggi sembrano più attuali alcuni film, pochi anni apparentemente apocalittici (Attacco al potere con Bruce Willis generale con pieni poteri e Denzel Washington agente Fbi che si trova ad fare il democratico sovversivo), che ipotizzavano presunte ragioni di sicurezza che avrebbero portato a votare per la sospensione dei diritti civili e l'introduzione di leggi marziali e razziali.

Il Senato di Roma, quando la città rischiava di essere rasa al suolo, affidava le decisioni a un dittatore per ragioni agilità. Si trattava di un'emergenza reale e, soprattutto, temporalmente circoscritta.

mercoledì 15 febbraio 2006

Umore

Oggi un amico politicamente schierato ha passato una pessima giornata, infestata dal confronto settimanale tra due sondaggi pre-elettorali.

A nulla è valso fargli presente che due rilevazioni non formano una tendenza ma una variazione, due variazioni consecutive dello stesso segno formano una tendenza. Preso a moltiplicare il numero di settimane rimanenti per la variazione sfavorevole di questa settimana, non era disponibile a considerare l’eventualità di una variazione di segno opposto la settimana ventura.

Mantenere nel medio periodo un coinvolgimento emotivo sopra le righe, specie per eventi di cui non si è protagonisti di primo piano, rischia di sminuire la capacità d’intervento negli eventi su cui possiamo incidere maggiormente.

martedì 14 febbraio 2006

Cifre

Stasera la campagna elettorale prosegue succosa nei palinsensti.

Gli interrogativi e le provocazioni reciproche, per quanto rituali, restano il fulcro di simili prodotti editoriali, finché non ci si impantana a vicenda sulle cifre. Queste vedono sistematicamente discordi i partecipanti, anche di fronte al nero su bianco delle fonti ufficiali, trattate come opera artefatta e ingannevole di copisterie clandestine.

Nel terzo millennio un conduttore televisivo dovrebbe potersi permettere di fornire, anche improvvisando, una postazione connessa a internet ai sostenitori in studio dei contendenti, in modo che possano sbugiardarsi a vicenda in tempo reale con una schermata certificata, contestabile alla fonte ma almeno non di dubbia esistenza.

lunedì 13 febbraio 2006

Contrattazione

Oggi ho avuto modo di sperimentare, ancora una volta, l’inclinazione alla trattativa ad oltranza di un collega podista.

La teoria dei giochi aiuta ad interpretare gli elementi di una qualsiasi strategia, specie se se si tratta di giochi ripetuti con orizzonte futuro indeterminato, che permettono la formazione di una reputazione operativa utile a valutare gli attori coinvolti.

La fede nell’analisi tecnica possiede gli inconvenienti tipici dell’assolutismo su misura, mentre rifiutare in blocco le informazioni contenute nel passato rischia di portare alla ripetizione sistematica dello stesso errore.

domenica 12 febbraio 2006

Rispetto

Da alcuni anni l’Italia viene invitata a partecipare ad un torneo rugbistico europeo, che da allora si chiama “6 nazioni”.

La dinamica di gioco, basata sull’esasperazione del concetto di squadra nei muro contro muro, ha aiutato la formazione di una naturale lealtà verso gli avversari e una sottomissione totale alle decisioni arbitrali. Istintivamente si vuole evitare che la rissa polemica possa aggiungersi alla rissa codificata dal regolamento.

Durante la partita: marcato disinteresse per i punti già fatti, contano solo quelli che si possono fare prima della fine. Chi sta vincendo non addormenta la partita, vuole stravincere; chi sta perdendo non smarrisce la motivazione e, insieme al suo pubblico, considera ogni punto una vittoria. A fine partita: strette di mano e reciproche ali d’applausi in cui passano prima i vinti e poi i vincitori.

Le squadre latine, tifosi compresi, seguono in toto gli apripista anglosassoni. Difficile capire se per bisogno di essere accettati o per aver potuto constatare il dividendo a lungo termine garantito dal rispetto.

sabato 11 febbraio 2006

Uva

Oggi un amico mi raccontava della vita sociale decrescente al crescere dell'età.

Le motivazioni addotte sono spesso: orari di lavoro iperestesi, tempo da dedicare in solitudine alla cura di sé, fisica e mentale, molteplici interessi imprescindibili e squisitamente settari.

Interpretare la pigrizia, anziché come libera scelta, come mancanza di tempo dovrebbe sempre far accendere qualche visibile spia sul pannello di controllo. L'allarme rosso dovrebbe scattare solo quando lo schema applicato cominciasse ad assomigliare a quello della volpe con l'uva.

venerdì 10 febbraio 2006

Sovrastrutture

La cultura è una sovrastruttura che si puntella sulla vera struttura della società, che è economica. E' fuorviante confrontare sovrastrutture basate su strutture diversissime: il problema non è il Corano, è l'economia sottostante.

In un mondo di risorse finite, volendo finanziare lo sviluppo dei paesi arretrati, i paesi sviluppati si impoverirebbero, intaccando così la base della propria cultura. E' evidente il rischio di importare intolleranza religiosa e razzismo mentre si cerca di esportare la democrazia.

La religione è la tipica sovrastruttura dell'infelicità: nella carestia i clericali hanno parole di vita eterna, i laici no. Iraq e Palestina si potevano considerare paesi laici, prima dell'importazione della democrazia. Suffragio universale con simultanea crisi economica spingono spesso verso la tirannide teocratica.

giovedì 9 febbraio 2006

Elasticità

Un caro amico ha deciso di investire in un corso di lingue ad Adelaide.

Scelta la formula ospite in famiglia, ha trovato in loco solo una signora della generazione precedente, con velleità danzerine che il nostro non condivide affatto. Portato ad una serata di rock'n'roll e ricevute alcune delucidazioni (vedi, quelli sono ritardati, non ballerini - indicando un gruppo di ragazzi down che erano lì con la loro assistente) ha osservato l’ospitante lanciarsi nelle danze con ballerino che l'ha fatta volteggiare come un pupazzo, giro della morte compreso.

Ci sono attività capaci di rallentare gli effetti del tempo che passa. In genere hanno a che fare con la coordinazione motoria; sempre hanno a che fare con i ricordi di quando si è cominciato a praticarle.

mercoledì 8 febbraio 2006

Vincoli

Ieri una vecchia fiamma mi ha comunicato l’intenzione di convolare a nozze entro l’anno con altra sua ancor più vecchia fiamma.

Ci sono alcune passioni che, per quanto sopite dal tempo e dagli avvenimenti, non smettono mai del tutto di covare sotto la cenere. Non si sa quali siano le poche destinate a risvegliarsi, ma si sa che, in certi ambiti, l’uso di termini definitivi è da lasciare in comodato agli ingenui e ai dogmatici.

L’enfasi attribuita ai rituali, deputati a certificare i punti di non ritorno, è funzione della volontà di fissare vincoli, al fine di tentare di controllare socialmente la naturale instabilità delle passioni.

martedì 7 febbraio 2006

Sessantena

Domani cominciano gli ultimi sessanta giorni della legislatura.

Stasera il presidente del maggior partito d’opposizione ha minacciato di non presentarsi in televisione qualora, cambiando la pianificazione originaria, il presidente del consiglio fosse riuscito a prendere il posto in trasmissione assegnato ad un suo parlamentare di complemento. Tattica intesa esplicitamente a lasciare i titoli dei giornali al leader dell’opposizione, previsto in onda successivamente in altra trasmissione.

In nottata giornalisti di piccolo cabotaggio hanno punzecchiato il candidato premier del centrosinistra, che, tra l’altro, ha chiesto un confronto televisivo uno a tre, visto che la scelta del premier del centrodestra è lasciata agli elettori. Strategia spiazzante, che lascia poco spazio all’effettiva organizzazione del dibattito.

lunedì 6 febbraio 2006

Vendetta

Munich, versione spielberghiana del seguito israeliano a Monaco72. La decisione di Golda Meir di scegliere la vendetta sembrò ispirarsi alla necessità di dimostrare la volontà d'esistere di uno stato con 24 anni di storia. La caccia a Settembre Nero si rivelò scarsamente efficace, i leader eliminati venivano puntualmente sostituiti da esponenti dalla spregiudicatezza crescente.

Oggi Fatah cede il passo ad Hamas. I laici hanno fallito, tocca ai confessionali rappresentare la Palestina.

Andreoli dice che la vendetta è biologica mentre il perdono è antibiologico e culturale. La cultura del perdono non si improvvisa, anche se a volte nasce dalla necessità pratica di superare tragedie incancrenite. Tifare per i confessionali nelle elezioni israeliane di marzo rimane però biologicamente ostico.

domenica 5 febbraio 2006

Attivismo

Oggi ho beneficiato di una serie di aneddoti riguardanti il sindaco del mio nuovo piccolo comune, descritto come professore di lettere e insieme factotum disponibile ad ogni mansione.

Se il comune non può permettersi un addetto ad hoc, lui supplisce con le sue braccia. Se un addetto già c'è, lui lo affianca e si sobbarca la maggior parte della fatica.

Vivere in realtà pulviscolari consente un macchietta watching impensabile in città. L'importante è saperlo apprezzare.

sabato 4 febbraio 2006

Prevalenza

Invitato via e-mail, preciso la posizione in merito alle polemichette sataniche.

Il dilemma tra libertà di stampa e rispetto della cultura altrui non mi dilania. Le leggi dello stato prevalgono su quelle religiose. Si deve poter criticare o dileggiare chiunque e qualunque cosa. Anche quando la critica sia sbagliata, irrispettosa, negazionista dell'olocausto, inneggiante a totalitarismi,... Ne va della possibilità di migliorarci a vicenda, conoscendo e criticando quel che succede.

Ovviamente il criticato ha il diritto di protestare, di boicottare il criticante, di citarlo in giudizio per diffamazione. Se però arriva a infrangere la legge per esprimere il dissenso (rovinare proprietà privata, minacciare morte, ...), lo stato deve intervenire.

venerdì 3 febbraio 2006

Sataniche

In questi giorni hanno grande eco le proteste di svariati esponenti, laici e religiosi, di orientamento musulmano, a proposito della pubblicazione di vignette danesi accusate di vilipendere il pricipale profeta di quella fede.

Reazioni europee improntate alla solidarietà da parte di molte testate, che hanno ripubblicato le vignette, e alla prudenza da parte di molti ministeri degli esteri, che si sono dissociati dalla propria stampa.

L'antagonismo tra secondo potere (esecutivo) e quarto potere (stampa) è garanzia di bilanciamento. Fino a quando è il quarto a bacchettare il secondo. L'inversione dei ruoli tra controllori e controllati è sintomo di una perfettibile attribuzione di competenze da parte del primo potere (legislativo).

giovedì 2 febbraio 2006

Fiducia

Oggi ho avuto modo di verificare, con uno specialista, un preventivo autoprodotto un anno fa per una spesa deliberata un mese fa.

La verifica è nata da un abbaglio iniziale dello specialista, giunto, a partire da una conversazione su altri temi, ad orecchie poco informate e piuttosto impressionabili.

La gestione emotiva del proprio operato tende a privare della necessaria lucidità, il che finisce per peggiorare tanto la qualità quanto la solidità percepita in merito alle decisioni prese.

mercoledì 1 febbraio 2006

Selezione

Si riporta un'arbitraria selezione mensile dei post pubblicati.

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