venerdì 31 marzo 2006

Doni

In attesa che Olmert riesca a trovare l’accordo alla Knesset per essere (ri)nominato premier, può essere utile alle previsioni sul prossimo futuro ripercorrere una delle sue iniziative nel corso del’ultima legislatura.

I telegiornali mondiali hanno zoomato sulle sofferenza dei coloni (7.000 su oltre 400.000) che, dopo aver occupato illegalmente con l’aiuto di Israele territori esterni ai confini del 1967, sono stati platealmente sfollati dalla striscia di Gaza in cambio di un’altra casa a spese dello stato e appena dentro i confini. Il mondo applaude agli annunci di prossimi ritiri anche dai territori occupati in Cisgiordania, senza chiedere spiegazioni sul cosiddetto piano E1: concentrare gli occupanti attorno a Gerusalemme Est, isolandola dal resto della Cisgiordania, per invitare i palestinesi a lasciare tutta la città agli israeliani.

Timeo Danaos et dona ferentes.

giovedì 30 marzo 2006

Multitasking

C’è chi crede che il cervello umano possa elaborare più istruzioni contemporaneamente, in realtà gli studi mostrano che si riesce a gestire simultaneamente solo processi già noti, i processi che implicano decisioni sono per forza affrontati sequenzialmente.

Ogni parvenza di multitasking è in realtà una rapida intermittenza tra due, o più, attività complesse, col risultato di aumentare il tempo necessario a portarle a termine, rispetto alla soluzione sequenziale.

Spesso la strategia più complessa è la più dispendiosa. Genio e semplicità sono parenti stretti.

mercoledì 29 marzo 2006

Dieta

Ieri ho beneficiato di una sommaria pubblicazione delle mie discutibili abitudini alimentari.

Per quanto arcinote, palesi deficienze gestionali esposte da terzi difficilmente riscontrano l'entusiasmo del soggetto in questione.

La libertà d'espressione viene prima di ogni ragione d'opportunità, sia per il diritto all'informazione del pubblico che per i potenziali effetti benefici sul comportamento del criticato.

martedì 28 marzo 2006

Braccetto

Oggi il presidente del consiglio, stoppato dal conduttore che cercava di dar la parola ad un ospite neutrale in collegamento esterno per stemperare gli animi accesi dello studio, si è alzato dalla propria postazione prendendo a braccetto il conduttore e spostandolo di una decina di metri nello studio per riguadagnare il favore delle telecamere.

Riuscire a comportarsi da abituées in casa d’altri al secondo invito cosituisce evidenza del proprio concetto di sé e del concetto che si ha dei ruoli altrui.

Le regole vengono poste nelle comunità umane a seguito di effetti riconosciuti maggioritariamente spiacevoli nel lasciare la regolamentazione alla naturale legge del più forte. Il più forte avrà più peso del debole nello scrivere la regola comune, ma quella sarà comunque un freno alla sua forza, se il debole avrà almeno il potere di farla rispettare.

lunedì 27 marzo 2006

Addiction

Ho recentemente scovato un nuovo gioco di strategia e, prevedibilmente, mi sono lasciato entusiasmare senza moderazioni che non fossero dovute all'istinto di sopravvivenza.

Risulta emotivamente costoso non portare a termine le sfide accettate, per quanto a distanza o asincrone, per giunta contro avversari sconosciuti come i compilatori di parole crociate, sudoku o giochi.

Ci sono passioni che non si stemperano col tempo, spesso insieme ad errori che si perpetuano.

domenica 26 marzo 2006

Signoraggio

La Federal Reserve il 23 marzo ha smesso di pubblicare (anche se continua a calcolarli) un po’ di indicatori, tra cui l’M3, sicché per la prima volta dal 1945 non è dato sapere quanti dollari circolino nel mondo.

La curiosa coincidenza con la nascita del petroleuro di Teheran (20 marzo), con il pensionamento di Greenspan e con la progressione del deficit statunitense lascia aperto più di un dubbio sul valore della ex unica moneta di riferimento mondiale. Praticare una quota crescente del signoraggio mondiale con l’euro potrebbe essere un ulteriore, succoso, frutto di Maastricht.

La forza delle regole non sta nella loro intelligenza o stupidità (parametri non discrezionali) ma, soprattutto, nella credibilità della loro applicazione.

sabato 25 marzo 2006

Discriminazione

I discriminati amano sottolineare la differenza di trattamento subita, a volte cadendo in atteggiamenti altrettanto discriminatori.

Denunciare l’esistenza di punti di partenza non paritari per ciascuno è doveroso; denunciare punti d’arrivo (medi per segmento) differenti è un errore.

Non è equo chiedere che i risultati siano ottenuti da ciascun segmento (per sesso, orientamento sessuale, età, origine geografica, orientamento politico, religione o etnia), in proporzione alla sua consistenza sul totale della popolazione. Si tratterebbe di una discriminazione inversa: si dovrebbe lasciar spazio a candidati non perché sono i più qualificati per il ruolo ma perché appartenenti al tal segmento sottorappresentato.

venerdì 24 marzo 2006

Monodimensionale

Ieri ho beneficiato di un'efficace raffigurazione della mia attuale, sintetica, funzione d'utilità.

Ridurre il numero di fattori da massimizzare concede l'illusione di essersi facilitati le cose. In pratica si tratta di rinunciare (inco)scentemente ad alcune delle partite in calendario per concentrare le energie sulle rimanenti.

L'unica controindicazione è che le partite che danno punti validi per la classifica non si riescono davvero a decidere in modalità autarchica.

giovedì 23 marzo 2006

Firme

La riorganizzazione interna ad una banca popolare quotata sta muovendo i primi passi dal vertice verso la base.

Il coinvolgimento della seconda linea di management (una cinquantina tra funzionari e dirigenti) è stato condito dalla prima linea (quattro dirigenti) con la metafora delle firme congiunte su un pallone da calcio, a suggello del team building in corso.

Qualsiasi gioco ha bisogno di giocatori e di regole condivise. Spesso torna utile allo spettacolo mantenere in buone condizioni le attrezzature e il campo di gioco.

mercoledì 22 marzo 2006

Soldatini

Lunedì, nuotando tra gli scatoloni dei garages, ho passato al setaccio un pezzo di storia personale: giocattoli, giornali, libri e quaderni della fascia dai 2 ai 14 anni.

Le modalità sbrigative del trasloco avevano indotto, nel dubbio, a conservare quel che non si riusciva a selezionare prima di partire. Ora tocca far spazio trattenendo solo i cimeli emotivamente più significativi. Il tempo ha mischiato le varie epoche e i vari proprietari. I soldatini però hanno diligentemente risposto all'appello (tedeschi, marines americani, paracadutisti inglesi, indiani sioux, nordisti, sudisti e dozzine di irregolari), in un paio d'ore di cernita ansiosa, dopo oltre vent'anni d'oblio.

Certe immagini del passato rimangono latenti nella memoria, come mai vissute, ma sempre pronte a recuperare suoni e colori d'un tempo non appena si toccano le corde giuste.

martedì 21 marzo 2006

Colpi

Oggi ho avuto modo di analizzare da vicino l’effetto di una marcata riduzione delle competenze.

Abituato a conversare con gli ospiti in ufficio in parallelo con quelli al telefono, quelli al cellulare e quelli che facevano capolino dall’esterno dell’ufficio, un dirigente si trova adesso a reinventarsi un ruolo in assenza di coda allo sportello.

Quando i colpi ricevuti lasciano segni profondi, evidenziarli non aiuta a rialzarsi. Mostrare di ignorarne gli effetti è sintomo di forza interiore. Decidere di ignorarli davvero sarebbe autoipnosi.

lunedì 20 marzo 2006

Sciatalgia

Cresce la sensazione che l'attuale presidente del consiglio stia soffrendo la tensione preelettorale.

Presunti acciacchi diplomatici risolti con visita a Milanello, attacchi frontali ad un presente in platea privo di diritto di replica, disattenzione alla camera attiva durante il confronto a due: gli indizi non mancano.

La tensione corretta aiuta la concentrazione durante l'evento, quella eccessiva esaurisce le energie prima dell'evento. La manopola di regolazione è alla portata di molte mani, non solo quelle del protagonista.

domenica 19 marzo 2006

Vergogna

Lukashenko pare confermato per il terzo mandato presidenziale in Bielorussia.

Gli osservatori internazionali sono stai tenuti fuori dal paese.

Proteggersi dagli sguardi altrui è sintomo di vergogna. A volte la vergogna è eccessiva (vestiti), altre volte non è sufficiente.

sabato 18 marzo 2006

Petroleuro

Oggi ho letto un'interessante ricostruzione delle motivazioni di alcuni eventi bellici recenti e prossimi.

L'aspetto più preoccupante dell'intera vicenda è senz'altro il silenzio stampa mondiale sul varo, previsto per lunedì, della borsa petrolifera in euro a Teheran. C'è voluto un professore bulgaro per trovare un parere sull'argomento, riportato da siti a dir poco marginali nella stessa informazione online.

La valuta in cui è conveniente tenere le riserve monetarie mondiali è un'ottima proxy dei rapporti di forza politico/militari del globo. Le considerazioni di carattere economico sono conseguenti, non determinanti.

venerdì 17 marzo 2006

Reversibilità

C'è chi propone l'abolizione della reversibilità delle pensioni ai coniugi superstiti per compensare il taglio del cuneo fiscale.

L'esempio svedese, in cui l'abolizione è stata accompagnata da una maggior parità nell'accesso alle professioni, non chiarisce i ruoli di causa/effetto tra i due fenomeni.

Cedere una copertura assicurativa remota (reversibilità) in cambio di uno sconto fiscale immediato rischia di apparire vantaggioso nel breve e pericoloso nel lungo. A meno di credere che i risparmi fiscali sarebbero convenientemente investiti, anche dalle fasce più deboli, in fondi pensione privatistici (e magari reversibili).

giovedì 16 marzo 2006

Investimenti

L'India soffia agli Usa la medaglia d'argento, dopo la Cina, come paese in cui si prevede la maggior destinazione degli investimenti stranieri diretti (FDI).

Le differenze regolamentari vengono ritenute assai meno decisive, nella scelta, rispetto a variabili come la qualità/costo delle risorse umane e delle risorse informatiche locali.

La semplificazione burocratica è utile per attirare gli investimenti, ma il vero investimento sul futuro passa per forza dalla pubblica istruzione.

mercoledì 15 marzo 2006

Retrospettiva

Olmert ha sfruttato l’occasione offertagli da Hamas.

Si sparge la voce di voler liberare un capo politico palestinese detenuto dai palestinesi in quanto presunto responsabile dell’organizzazione dell’assassinio di un ministro israeliano, le guarnigioni inglesi e americane del carcere se ne vanno e dopo quindici minuti l’esercito israeliano assedia il carcere, si sequestrano un po’ di occidentali e li si rilascia non appena i detenuti si consegnano agli israeliani. Olmert si costruisce un’esperienza militare, Hamas un’esperienza negoziale e Kadima guadagna nei sondaggi a spese del Likud in vista delle elezioni del 28 marzo.

La diplomazia ufficiosa è difficile da interpretare, casualità e fine premeditazione amano confondersi. L’esercizio della dietrologia aiuta a porre quesiti imbarazzanti e nel contempo suggerisce risposte politicamente scorrette.

martedì 14 marzo 2006

Temporizzatore

Berlusconi sfora al primo timer di 20 secondi, Prodi recupera, Berlusconi sfora al secondo timer di 18 secondi, Prodi non recupera, Berlusconi sfora al terzo timer di 6 secondi, Berlusconi sfora al quarto timer di 8 secondi, Prodi ne risparmia 18,…

Berlusconi fa sapere che indirà una conferenza stampa per raccontare quel che non è riuscito a illustrare nel confronto.

L’insofferenza di qualcuno alle regole impone di stabilirne di stringenti per tutti.

lunedì 13 marzo 2006

Gomiti

Oggi ho avuto modo di conversare a proposito dei rapporti di forza tra colleghi d'ufficio.

Le impostazioni a confronto prevedevano, da un lato, la strategia del gomito alto alla conquista dello spazio, esistente o da crearsi; dall'altro si preferiva sottolineare il merito di ciascuno nella determinazione dei rapporti di forza, che è prima di tutto finalizzata alla costruzione più efficiente di qualcosa di cui beneficiare insieme.

L'individualismo aiuta ad emergere nelle competizioni individuali ma, non declinato, può essere una zavorra se invece si sta giocando una partita di uno sport di squadra. Non si passa volentieri la palla a chi ha come schema unico la sassata fuori bersaglio da centrocampo.

domenica 12 marzo 2006

Sedie

Ieri sera ho girato alcuni locali della bassa lombarda.

La regola di navigazione principale era dirigersi presso i luoghi in cui molti altri gravitavano. Risultato prevedibile era il progressivo rimbalzo dalle situazioni più azzeccate e quindi affollate, decrescendo fino a trovare un posto abbastanza negletto da avere un tavolo libero.

La percezione del bisogno di sedersi, così come l'attenzione agli orari, sono sintomatiche del coinvolgimento emotivo nella situazione che si sta vivendo.

sabato 11 marzo 2006

Anonimato

Insieme contratto di primo impiego, il parlamento francese ha approvato anche il curriculum vitae anonimo. Niente nome, solo e-mail e telefono. Ovviamente niente indirizzo fisico, foto, sesso, età.

L’attenzione dei selezionatori per un colloquio è costretta a focalizzarsi sul curriculum vero e proprio, lasciando ai colloquianti le discriminazioni de visu. Non impedisce le discriminazioni, ma obbligano a farle dal vivo, senza limitarsi a cestinare una lettera.

Le costrizioni per legge, per quanto motivate, sono sempre la spia di un problema, raramente, da sole, ne rappresentano la soluzione.

venerdì 10 marzo 2006

Commiato

L'organigramma di una banca popolare quotata è stato recentemente riscritto a partire dall'alto. Nelle prossime settimane sarà riscritto fino in fondo.

Cambiare ruolo significa anche cambiare collaboratori, il che induce a condotte molto differenziate: dall'indifferenza verso un passato sopportato alla nostalgia per un passato entusiasmante.

Lasciare un ambiente professionale staccandosene fisicamente e giuridicamente può assomigliare ad un divorzio. Trasferirsi all'interno della stessa azienda, magari spostandosi di pochi metri, ha il sapore beffardo della bigamia. Imposta o subita.

giovedì 9 marzo 2006

Guadagni

Mussolini esclama: "Meglio fascisti che froci!" Anno di grazia 2006.

La programmazione televisiva, a un mese dalle elezioni, si arricchisce di talkshow di tutti i livelli, con conduttori che spesso non fanno domande né gestiscono le intemperanze, lasciando che i contendenti si randellino senza seguire un filo logico.

Il vantaggio degli scambi d'idee è che non sono a somma zero, tutti guadagnano almeno l'idea dell'interlocutore. Quando ci si ritrova monopolisti dell'onestà intellettuale, tale guadagno diventa trascurabile.

mercoledì 8 marzo 2006

Quote

Oggi interessante discussione sull’opportunità delle quote riservate alle minoranze discriminate. Per astrarsi dal quotidiano è utile fare l’esempio irakeno: curdi, sunniti e shiiti. Categorie miste tra religiose ed etniche, come a dire che la coesione (e la discriminazione) di una minoranza nasce per i motivi più diversi.

A meno che si voglia uscire da una guerra civile, è incommensurabile il valore (anche economico) della laicità nel non usare mai, neanche come forma di tutela, criteri di scelta come sesso, religione, etnia o inclinazione politica. Rispondere ad una discriminazione con una discriminazione pari e contraria è rischioso: si finisce, per legge, a scegliere con quel criterio e non in base al merito.

Viene in mente Soul Man, con lo studente bianco che si finge nero per avere la borsa di studio dell’università. In tempi ormai maturi per candidati transgender, inserire una quota rosa per legge potrebbe avere qualche ulteriore inconveniente.

martedì 7 marzo 2006

Stampa

Prodi da Vespa con Sorgi (La Stampa) e Napoletano (Il Messaggero).

Qualche punzecchiatura c'è, il rispetto sacrale dato al presidente del consiglio non c'è, però il clima vespiano soffoca la polemica, che è anche la cartina di tornasole degli animi celati dietro le formule.

Porre domande che prevedono risposte aperte aiuta ad avere una risposta dal cliente, solo che il cliente in questi casi è il pubblico, che vorrebbe sentire anche domande chiuse: o sì o no, senza si vedrà.

lunedì 6 marzo 2006

Candidati

Taormina non ha ottenuto un posto abbastanza rassicurante in lista (FI Lombardia 1) e si è ritirato dalle elezioni.

Le novità di Mino D'Amato con la Mussolini, Rita Pavone con AN, Pippo Franco con DC-PSI e Vittorio Cecchi Gori con la Lega compenseranno solo in parte la mancanza di Carlo Taormina con FI.

La legge elettorale ha lasciato scegliere alle segreterie, de facto, anche i deputati dei collegi in bilico, ove prima si era costretti ad esporre candidati presentabili. Il rischio che la prossima legge si debba nuovamente fare a colpi di referendum è consistente.

domenica 5 marzo 2006

Copyright

La legislazione sul diritto d'autore, insieme ai brevetti industriali, incentiva la produzione d'opere d'arte e d'ingegno. La misura dell'incentivo è discutibile, così come le tutele adottate per evitarne l'aggiramento.

La mancata tutela del diritto d'autore non impedì a Mozart di fare il musicista e non è detto che beneficiare delle royalties l'avrebbe fatto comporre di più. D'altronde nemmeno sappiamo quanti altri artisti potenziali si siano preoccupati di sopravvivere con mestieri dalle entrate meno aleatorie. Il pagamento dei diritti d'autore è la versione distribuita del mecenatismo.

Le proposte interessanti non mancano, per quanto la complessità della materia non aiuti a evidenziare una soluzione ovvia.

sabato 4 marzo 2006

Allocazione

Il nuovo governatore, coerentemente con la propria storia, si esprime a favore dell’apertura dei mercati, di cui beneficerebbero gli azionisti e l’efficienza generale.

Nell’equazione da massimizzare non trovano posto clienti, dipendenti o fornitori. I costi del protezionismo vengono evocati senza sentire la necessità di quantificarli e senza che vengano confrontati con quelli del trasloco del centro decisionale. Senza contingentamento delle auto giapponesi negli anni ottanta, oggi probabilmente non ci sarebbe alcuna industria automobilistica europea: minor valore aggiunto locale e maggior efficienza generale.

Le battaglie di retroguardia non suscitano simpatia, ma è rischioso confondere i compiti di rappresentanza nazionale con quella generale. Se le istituzioni nazionali non sono adeguate agli obiettivi economico/politici sovranazionali è bene trasferirne i poteri a istituzioni sovranazionali.

venerdì 3 marzo 2006

Recinto

Un po’ di tempo fa era uscito un film in cui genitori misantropi avevano costruito un paese medievale dentro un parco privato e avevano terrorizzato i pargoli affinché non uscissero mai dalla foresta, infestata da mostri impersonati dai genitori stessi.

Oggi leggo di quanto sia diffusa nei pesi anglosassoni la pratica di far studiare i pargoli a casa, ovvero coi genitori come unici insegnanti e i fratellini come unici compagni di classe.

Non è facile lasciar andare solinghi i pargoli fuori casa, osservarli non visti fa sorridere ma sbarrar loro la strada ne limita la crescita. Anche se imparassero meglio la grammatica a casa, lì nessuno gli insegnerebbe ad affrancarsi dai tutori, ovvero a crescere.

giovedì 2 marzo 2006

Squadra

Recentemente ho ricontattato via email un'amica che non sentivo da anni.

La curiosità ha fatto sì che si passasse prima alle telefonate e poi ai progetti di rimpatriata, con organizzazione trasferita dalle due alle quattro mani. Subito dopo i contatti si sono interrotti.

Il lavoro di squadra in assenza di affiatamento tende a sommare i difetti dei componenti, lasciando i pregi di ciascuno all'ombra del discutibile risultato comune.

mercoledì 1 marzo 2006

Strategica

Danone dichiarata strategica fa ridere, ma gli scarsi investimenti stranieri in Francia non sono un segnale di debolezza. Le seconde case in Sardegna sono un segno di forza di quella regione rispetto alla Basilicata, non rispetto all'Emilia.

Il costo della mancata crescita per timore di perdere il controllo (personale, familiare, locale, nazionale) è intuibile; la domanda è, caso per caso, se è maggiore del costo della perdita del controllo. I liberisti tendono a pensare in termini generali anche quando le decisioni sono di organismi particolari, i protezionisti tendono a pensare in termini particolari anche quando le decisioni sono di organismi generali.

Avere una strategia ipertrofica è costoso e redditizio insieme, bilanciare i due effetti è sfidante, anche se non sempre passare ad incarichi strategici viene vissuto come avanzamento professionale.